Giovedì 26 Giugno 1997
Il futuro passa nel cavo : Città sventrata in nome delle nuove tecnologiePESCARA- Se le strade della città di questi tempi si stanno trasformando in tanti piccoli cantieri, non c'è da imprecare più di tanto. Il fine, tutto sommato, vale qualche mese di pazienza. Pescara, infatti, è stata scelta come "città pilota" (l'altra in Abruzzo è l'Aquila) per il cablaggio in fibra ottica della rete telefonica. Una vera e propria rivoluzione che potrà avere sviluppi incredibili per il mondo delle telecomunicazioni. Pur non sapendo ancora con esattezza come questa rete potrà essere utilizzata, sono comunque già note le grandi possibilità che la fibra ottica può offrire. Tuttavia, se la città viene cablata, ma mancano "dorsali" altrettanto veloci, si rischia di sottoutilizzare la rete cittadina. In sostanza, se la telefonia trarrà indubbiamente un gran beneficio, per le trasmissioni dati, ed Internet in particolare, entrano in gioco diversi altri fattori, tenendo anche presente che cablare in fibra ottica ha dei costi abbastanza alti. La differenza sostanziale tra la normale rete a rame e una rete a banda larga (la fibra ottica, ndc) è la capacità di trasmissione dati, che è circa un milione di volte superiore. Questo significa che in teoria su un cavo ottico può passare un'enorme quantità di dati, oltretutto alla velocità della luce. Le TV via cavo americane utilizzano la fibra ottica per la dorsale, e il normale cavo coassiale (quello, per intenderci, che va a finire dietro il televisore) per collegare l'utenza. Il futuro, anche alla luce di questi esempi d'oltreoceano, sembrerebbe orientato su reti a tecnologia mista. Il dubbio che è lecito porsi è: si stanno preparando anche delle dorsali degne di tale nome, che possano far sfruttare al massimo il cablaggio ottico? O ci si potrebbe ritrovare con una rete cittadina splendida ma inutilizzabile ai fini pratici? Se tutto andrà nel verso giusto, fra qualche anno ci sarà la possibilità di vedere film in tempo reale con il computer da casa propria, e contemporaneamente fare videoconferenze con tutto il mondo. E' pur vero, però, che tutto ciò potrebbe avere tempi lunghi e costi alti, perchè tutte le attrezzature odierne, a partire dal computer per finire con la TV e il telefono, dovranno essere completamente sostituiti con modelli predisposti alla telecomunicazione del futuro. STEFANO CHICCARELLI Troppe lacrime vere per un pulcino virtualePESCARA- Collassare perchè il proprio pulcino ha esalato l'ultimo respiro. Per carità, l'affetto verso gli animali a volte è tale da provocare reazioni più che giustificabili di fronte all'evento funesto. Quando però sia l'amato pulcino che il suo ultimo respiro non sono altro che virtualità acquistate in un negozio di giocattoli, e ciononostante qualcuno sviene ancora, allora dovremmo fermarci tutti e riflettere. E' successo a Chieti domenica sera, "perchè Tamagotchi è morto". Così gli operatori del 118 si sono sentiti rispondere, magari con tono altrettanto drammatico e di solidarietà, da chi era in compagnia della liceale soccorsa. E in men che non si dica le televisioni nazionali hanno rilanciato dibattiti ed interrogativi inquietanti sulla mostruosa dipendenza psichica che questo portachiavi e i suoi tre pulsantini possono provocare nei rispettivi padroni. La verità e che tutti sono letteralmente accecati ogni volta che c'è da confrontarsi con un computer o con qualcosa che solo lontantamente gli assomiglia. Il Tamagotchi è semplicemente un giochino, magari un pò idiota, e non si capisce perchè debba catalizzare intorno a sè tanto interesse. O forse si capisce bene: quasi sicuramente chi ne subisce gli effetti negativi è già autonomamente predisposto a certe forme di ossessione. Se però queste riguardano la morìa delle piante, o la mortadella andata a male, o il panico di non poter rispondere con esattezza alla domanda "che ore sono?", dato che l'orario cambia con ogni secondo che passa, a nessuno può interessare. Dimostrazione ne sia che la stessa liceale chietina, non più tardi della settimana scorsa, era già stata soccorsa dall'ambulanza per un malore successivo ad un brutto voto a scuola. Si immagini, adesso, un ipotetico meccanico colto da orticaria perchè il pistone che aveva amorevolmente sostituito nel motore di una vettura è grippato senza apparente ragione. O un fantomatico bar, la cui macchina per il caffè si rifiuta di funzionare, provocando al titolare un violento attacco di dissenteria. Tutti "drammi" di fronte ai quali i problemi causati dal Tamagotchi, l'ultima stupidaggine digitale da accaparrarsi al volo, sarebbero veramente delle inezie. Invece gli psicologi, le troupe televisive, gli inviati speciali vengono scomodati per quest'ultimo parto a cristalli liquidi della creatività nipponica. Più o meno lo stesso trattamento che viene riservato senza troppi complimenti alla rete Internet, sbattuta in prima pagina se il primo che capita, facendo girare per il mondo una e-mail, annuncia lo scoppio della quarta guerra mondiale. Se la stessa identica notizia giungesse agli organi di informazione via fax, quel foglio finirebbe dritto nel cestino senza alcun titolo ad otto colonne. Eppure Internet, fino a prova contraria, sarebbe un mezzo di comunicazione alla pari dello stesso fax, della radio, della tv. Tornando dunque al pulcino, se qualcuno si sente male per il suo trapasso virtuale, cosa doverebbero dire allora gli utenti di Windows 95, il sistema operativo della Microsoft, che muore dieci volte al giorno paralizzando uffici e studi professionali? E se Tamagotchi crea tanta eco, non si spiega perchè non ne creino altrettanta le centinaia di feriti che ogni domenica affollano i pronto soccorso. Evidentemente nemmeno questi fanno più notizia, eppure il loro sangue è tutt'altro che virtuale.
ANDREA MONTI GlossarioBackbone (dorsale): Rete di connessioni a banda larga tra centri di commutazione. Si intende per dorsale quella rete principale attraverso la quale passano la maggior parte dei dati e che mette in comunicazione diverse aree geografiche, famosa è NSFnet (National Science Foundation Network), che durante gli anni 80 divenne la Backbone di Internet negli Stati Uniti, e proibiva il traffico commerciale fino al 1992. Ora ha ceduto pezzi agli internet provider americani. Banda ampia: Circuito o canale di comunicazione di media capacità. Normalmente richiede una velocità da 64 Kbps a 1,544 Mbps. Per larghezza di banda si intende la velocità che una rete può sostenere. Kbps sta per "Kilo Bit Per Secondo", e non come normalmente si pensa "Kilo Byte per secondo" che è tutta un'altra cosa. Un Kilo Bit (1000 Bit) è sostanzialmente (8 Bit = 1 Byte)1 Byte=un carattere Banda larga: Circuito o canale di comunicazione ad alta capacità. Generalmente richiede una velocità superiore a 1,544 Mbps. Le attuali backbone che gestiscono il grosso del traffico su internet viaggiano a velocità di 2Mbit al secondo. Per Banda larga quindi si intende un collegamento che superi almeno la T1, che è un tipo di linea da 1,544Mbps. Baud (termine ormai sostituito da bps - bit al secondo): Numero di elementi di segnale trasmessi al secondo in un circuito. Un carattere come ad esempio "a" è formato da 8 Bit (un Byte), quindi per capire quanti caratteri al secondo passano su una linea dati da 64Kbps bisogna dividere 64000 per 8 = 8.000 caratteri al secondo. 8.000 cps, ad esempio, è un'unità di misura che spesso si vede scritta sui programmi di comunicazione in fase di trasferimento dati. I Trucchi : Modem, una porta difficileParlando di modem, di trucchi non ce ne sono molti, ma sicuramente ci sono degli utili consigli. Innanzi tutto al momento dell'acquisto, è bene accertarsi che sia fornito di memoria flash, dove viene immagazzinato il profilo di configurazione. Ormai tutti quelli nuovi ne sono provvisti, ma alcuni vecchi ed alcune sotto marche no. E' poi consigliabile acquistare sempre un modem esterno, che costa poco più di quello interno ma se non si è pratici è l'ideale, e lo si può spostare facilmente da un computer ad un altro, oltre al fatto di non dover impazzire nel configurare gli IRQ (interrupts) delle COM (porte seriali) che spessissimo vanno in conflitto con il modem interno. Se si possiede un modem interno bisogna assicurarsi che il fornitore lo installi sulla porta seriale COM4, altrimenti si avranno sicuramente dei problemi con la COM1, che di solito è occupata dal mouse. Una volta installato il modem esterno, nel momento in cui lo si usa, prima di comporre il numero conviene dare come stringa di inizializzazione il comando ATX3 (che sostituisca l'ATX4 del settaggio di fabbrica). Questo permetterà al modem di capire il segnale di libero della linea italiana, e memorizzarlo con il comando AT&W0. (s.c.) Il viaggio in rete inizia dal modulatore : Come funzionano i collegamenti tra computer che permettono di navigarePer iniziare un corso di alfabetizzazione telematica non si può che partire dallo strumento che, insieme al computer, rende possibile qualsiasi connessione: il modem. Questa sigla sta per MODulatore-DEModulatore, e sintetizza le due principali operazioni che esso svolge. Collegato al computer, il modem permette la trasmissione dati e la comunicazione tra terminali remoti, traducendo i dati del primo in segnale ad audiofrequenza che può essere trasmesso lungo le linee del telefono. Praticamente in un suono che arriva al secondo, il quale, dotato anch'esso di un modem, può "ascoltarlo". Come è possibile scambiare informazioni fra due computer lungo una linea telefonica? Fisicamente il collegamento è a due fili, quindi la trasmissione non può che essere seriale. I bit di un byte vengono spediti uno per uno lungo il filo e poi riassemblati all'altro capo. Il modem, come detto, fa da interfaccia fra il computer e la linea telefonica, modulando i bit in segnali che rientrino nella banda passante della linea, e demodulando i segnali in bit durante la ricezione. Concretamente esso genera una "pernacchia stridente" che ricorda i classici e interminabili caricamenti da cassetta dei cari vecchi home computer ad 8 bit (oppure, per rendere ancor megio l'idea, alla pernacchia telefonica di un fax). Trasmissione seriale, si è detto, significa che i bit di un byte vengono spediti l'uno dietro l'altro anzichè simultaneamente (o "in parallelo", come si dice). Praticamente questo apparecchietto ci permette di collegarci a computer lontani, usando le normali linee telefoniche, come se fossero vicini e avessimo la possibilità di attaccarli con un cavo. Tutto ciò permette tranquillamente di creare dei collegamenti molto utili e privi di vincoli geografici. Se così non fosse, per collegarvi con il vostro fornitore di servizi internet questo sarebbe costretto a portarvi un "cavo" fisicamente a casa, con immediato aumento dei costi e con la scomodità di potersi collegare ad internet solo da casa propria. Grazie al modem, invece, si è liberi di chiamare il proprio Internet Provider quando occorre, proprio come si farebbe dovendo telefonare ad un amico o ad un collega. I prezzi di un modem attualmente oscillano tra le 200.000 e le 600.000 lire a seconda del modello e della velocità (lasciando da parte per il momento i modem che vanno su linee ISDN). La velocità di trasmissione di un modem è uno degli aspetti principali di cui tener conto al momento dell'acquisto, perchè comprare un modem lento per risparmiare qualche lira può portare poi, in termini di costi complessivi, ad una spesa maggiore (le telefonate durerebbero di più a parità di dati trasferiti). Attualmente i modem su linee analogiche (le normali linee di casa) raggiungono una velocità di 33.600 bps (bit per secondo).
STEFANO CHICCARELLI |
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